5 BUONE IDEE PER FORTIFICARE LA TUA RESILIENZA

Se quando accade qualcosa nel corso della tua vita ti abbatti, ti disperi e non trovi pace, significa che la tua resilienza non è sufficientemente allenata.
Cosa è la RESILIENZA? In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà, ecc… [1]

Leggi il seguito dell’articolo per sapere come allenare la tua resilienza e rialzarti senza difficoltà quando la vita ti mette in ginocchio.

1) E’ importante sperimentare più emozioni positive
Sappiamo dalle Neuroscienze che le esperienze “ricablano” la mente.
Le emozioni, come la gioia, l’interesse e il piacere, ci aiutano a sentire e a funzionare meglio.
Cerca di fare nuove esperienze nei campi che maggiormente ti interessano, ma anche in campi in cui non hai mai pensato di applicarti. Questo conterà un punteggio di 9 su una scala di negatività che parte da 1.

Inizia ad annotare in un diario, tutti gli eventi positivi.

2) Esercizi di Gratitudine
Inizia a scrivere per 2 minuti ogni cosa a cui tu sia grato. Mentre stai scrivendo, permetti al tuo corpo di aprirsi e osservare ciò che stai sentendo.
Se ti è possibile, cerca di farlo ogni giorno per 30 giorni. Una abitudine si instaura e fissa dopo almeno 25/30 giorni di continuo allenamento [2].
Questo secondo punto ti aiuterà a vedere le parti positive quando le cose vanno male, cioè il “mezzo bicchiere pieno”…

3) Mani sul cuore: esercizi di serenità
Poni le tue mani sul cuore per 1 minuto, oppure massaggiati alla base del cranio, oppure ancora “abbracciati” per 20 secondi.
La mano sul cuore calma i neuroni stressati intorno al cuore. Massaggiando la base del cranio o abbracciandosi conduce la mente a produrre Ossitocina [3], un antidoto naturale allo stress.
Per un effetto più potente, accoppiarsi con sentimenti molto positivi.

4) Esercizi emozionali
a) Assumi un tipo di emozione negativo (ad esempio rabbia).
b) Osserva un sentimento che nasce e che mantieni per 30 secondi (ad esempio vergogna).
c) Posizionati nella posizione opposta per 30 secondi, infine ritorna all’emozione di partenza per 15 secondi.
d) Torna alla precedente emozione per altri 15 secondi e poi posizionati nel centro tra l’emozione di partenza e l’ultima ottenuta.

Ulteriore spiegazione: Questo modo di muoversi attraverso le emozioni negative ci fa combattere contro di esse. Così facendo costruiamo una resilienza più forte.

5) Fai una cosa nuova al giorno
Nella tabella seguente è riportato ciò che accade quando affrontiamo una nuova esperienza, qualsiasi essa sia.

RESILIENZAIn parole povere, quando facciamo una cosa nuova insegnamo al nostro corpo che possiamo fare sempre qualcosa di nuovo, qualcosa che non abbiamo mai fatto.

Le regole che ho elencato possono essere applicate in qualsiasi momento della nostra vita e della nostra giornata. In questo modo potremo diventare più forti interiormente e affrontare con meno ansia e paura le incombenze di tutti i giorni.

Se reputati utile questo articolo ti chiedo di ripagare il mio impegno condividendolo con il tuo pubblico e facendo si che sia utile anche a qualcun altro 🙂

 

 

 

[1] http://www.treccani.it/vocabolario/resilienza/
[2] quando cambiamo, ad esempio, casa, ci mettiamo un certo tempo a memorizzare i punti di riferimento come nel caso di una casa nuova la posizione degli interruttori della luce. Ad un certo punto non ci pensate più e accendete la luce in automatico. Questo avviene generalmente dopo 25/30 giorni. Se ciò non accade, evidentemente non c’è feeling tra voi e quell’abitazione.
[3] Ormone peptidico prodotto da neuroni secretori dei nuclei ipotalamici sopraottico e paraventricolare e immagazzinato nel lobo posteriore dell’ipofisi, che provoca le contrazioni della muscolatura uterina, soprattutto alla fine della gravidanza, e determina la fuoriuscita di latte dalla mammella. La formula è molto simile a quella della vasopressina. L’ossitocina favorisce le contrazioni della muscolatura uterina, ma solo dell’utero non gravido e al momento del parto; ha quindi azione ecbolica e non abortiva (durante la gravidanza la sua azione è inibita da quella del progesterone) ed è impiegata in terapia per stimolare e regolare le contrazioni uterine o per arrestare le emorragie post-partum. L’ossitocina eccita anche la muscolatura liscia dell’intestino, della cistifellea, dell’uretere e della vescica. (tratto dall’enciclopedia Treccani online all’indirizzo http://www.treccani.it)

Pubblicato da meramente

Mauro Messina ha insegnato dal 1985 al 1990 matematica e fisica presso il Centro Studi "La Scuola", dal 1991 al 2008 fisica e Scienza delle costruzioni presso la scuola privata "Arcadia". E', dal 2007, Vicepresidente dell'Associazione A.R.S. - Jesi (AN) dove tiene corsi di matematica e fisica. E' un Mind Performer con specializzazione sullo Studio Scolastico.