Cosa è la musicoterapia e quali sono i suoi benefici

Ti ho accennato in un altro post a cosa è la musicoterapia. In questo post ti voglio raccontare quali sono i benefici della musicoterapia.

Pronto? Bene iniziamo 😆

La musicoterapia si può utilizzare in 4 modi differenti a seconda del tipo di esperienza musicale necessaria, e può essere utilizzato come:

1. Improvvisazione: Il paziente crea la propia musica cantando o suonando lo strumento che gli si fornisce;

2. Ricreazione: Si canta una canzone o si suona un brano giá composto, a memoria o leggendo la musica;

3. Composizione: Si compone una canzone o un brano musicale in base alle strutture musicali conosciute;

4. Ascolto: Ascoltare musica già creata sia registrata o dal vivo (ad esempio un concerto).

Bisogna fare una distinzione: il musicoterapista non è un professore di musica, ossia un musicoterapista non è solamente una persona con un’ampia educazione musicale, ma è molto di più. La musicoterapia non è educazione musicale, dal momento che la musica non è lo scopo ma è il mezzo attraverso cui si vogliono raggiungere dei cambiamenti nell’individuo.

La persona che si dedica alla terapia musicale stimola i cambiamenti nei propri pazienti ed è in grado di riconoscerli e registrarli. Nella maggior parte dei casi questa persona avrà una formazione musicale e anche in altre aree di conoscenza come la psicologia, l’educazione, la pedagogia, la medicina, ecc.

Benefici della musicoterapia

Gli effetti della musica nell’evoluzione e nella vita dell’uomo sono innegabili da tempi ancestrali. La musica è stata un mezzo di espressione e comunicazione non verbale in gran parte della storia dell’umanità con effetti motivazionali ed emotivi; l’uso della musica come elemento per il cambiamento del comportamento umano non è qualcosa di nuovo.

La musica produce effetti benefici nel sistema sensoriale, cognitivo e motorio (in modo sedante o stimolante), stimola la creatività, il pensiero, il linguaggio, l’apprendimento e la memoria. È uno stimolo gradevole e piacevole per il cervello che aiuta anche a rilassarsi; questo effetto stimolante è conosciuto anche per quanto riguarda l’utero materno nella tappa prenatale.

I benefici che la musicoterapia apporta sono numerosi. Tra questi troviamo:

A livello cognitivo: aumento della capacità di apprendimento, miglioramento dell’orientamento, aumento della capacità di attenzione e concentrazione e stimolazione della comunicazione e del linguaggio;
A livello fisico: mantenimento della mobilità delle articolazioni e della foza della muscolatura, rilassamento e diminuzione dei livelli d’ansia;
A livello socioemotivo: aumento delle interazioni sociali, miglioramento delle abilità sociali e dell’autostima, prevenzione dell’isolamento.

Scelta della musica in accordo agli obiettivi della terapia

Si deve scegliere la musica corretta secondo gli obiettivi che ci si è prefissati di raggiungere con la terapia.

Per scegliere una musica o un’altra bisogna tenere in conto le diverse parti che la compongono. Tra queste troviamo:

Il tempo: i tempi lenti trasmettono calma e sicurezza mentre i tempi rapidi sono più eccitanti;
Il ritmo: così come succede con il tempo, i ritmi, possono essere lenti o rapidi, questi ultimi produrranno una maggiore attività motoria;
L’armonia: che si produce quando sono presenti vari suoni contemporaneamente e che devono essere scelti conscientemente a seconda dell’effetto che si vuole produrre;
La tonalità: L’intensità è un aspetto molto importante da controllare dal momento che il volume della musica deve essere adeguato alla persona.
La strumentazione: gli strumenti che si usano in base alla musica sono importanti, per esempio gli strumenti a fiato e di metallo in genere hanno un carattere più allegro, mentre quelli a corda sono molto più espressivi e penetranti.

La musica ha effetti benefici nello sviluppo evolutivo di un bambino con o senza disabilità, dal momento prenatale fino all’età adulta. È una forma di espressione e può essere anche un mezzo di comunicazione e gioco con la famiglia. È creatività, allegria, movimento, immaginazione e gioco. Sono esperienze e ricordi.
Le sessioni di musicoterapia possono essere individuali o di gruppo in base alle necessità di ogni minore. Si può lavorare anche con gruppi di madri, padri o famiglie. Si possono svolgere in spazi appositamente abilitati o in centri d’intervento, associazioni o ospedali.
Così come succede con altri tipi di terapie alternative, si può lavorare su numerosi problemi infantili, ma anche su problemi e patologie nell’atà adulta o vecchiaia.

La musica in alcuni disturbi

La musica è particolarmente indicata per alcuni disturbi. Tra questi possiamo menzionare l’autismo e il ADHD:

Musica e autismo

I bambini che presentano un disturbo dello spettro autistico (ASD) in genere presentano una connessione speciale con la musica e i suoni. È una caratteristica molto comune di questo disturbo il fatto di presentare un interesse smisurato per un’attività o un’area di conoscenza e in genere la musica rientra tra queste attività, in alcune occasioni questi individui hanno una memoria musicale eccezionale o addirittura una grande capacità di comporre i brani.
La musica migliora la comunicazione con le famiglie in questi minori, le espressioni di sentimento e il controllo delle crisi. Li aiutano nelle situazioni in cui si sentono a disagio, come ad esempio l’attesa in luoghi pubblici o quando non possono prevedere quello che succederà. In questo caso non si parla solo di musicoterapia come sessioni d’intervento ma di musica come elemento integrante della loro vita quotidiana e che gli serve come mezzo per molte attività quotidiane e nelle relazioni sociali.

Musica e ADHD

Con il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) ci troviamo di fronte a una situazione simile di quella del ASD, sebbene non ci siano le stesse caratteristiche.

Per questi bambini la musica rappresenta più un modo per rilassare la propria condotta che un mezzo di comunicazione. Si usa come un sistema di rilassamento in momenti di mancanza di controllo degli impulsi.

Tutti abbiamo sperimentato i benefici della musica sul nostro stato d’animo, chi non ha messo musica prima di uscire? Chi non ha pianto per una canzone d’amore? 😆

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Pubblicato da meramente

Mauro Messina ha insegnato dal 1985 al 1990 matematica e fisica presso il Centro Studi "La Scuola", dal 1991 al 2008 fisica e Scienza delle costruzioni presso la scuola privata "Arcadia". E', dal 2007, Vicepresidente dell'Associazione A.R.S. - Jesi (AN) dove tiene corsi di matematica e fisica. E' un Mind Performer con specializzazione sullo Studio Scolastico.