SOTTOLINEATURA: UNA GUIDA COMPLETA

Abbiamo parlato nel post PAROLE CHIAVE E MAPPE MENTALI: LA GUIDA COMPLETA AL LORO UTILIZZO di come si costruiscono le mappe mentali e abbiamo detto che esse nascono dalla sottolineatura del testo che si vuol trasportare in mappa.

Vediamo allora come si fa a sottolineare un testo.

Una volta letto il testo in modo rapido per capire grosso modo il testo, il contenuto e le linee essenziali si può passare alla sottolineatura del testo.

La fase di sottolineatura tende a separare ciò che è importante da ciò che lo è meno o non lo è.

La scelta tra l’essenziale e il superfluo non è facile; richiede intelligenza e soprattutto comprensione di quello che si sta studiando, ma è assolutamente indispensabile per la memorizzazione.

Non è vero che così facendo il dettaglio viene meno, ma chi possiede la struttura di un discorso è facilitato a ricordare anche i dettagli o potrà arrivare ad essi per deduzione.

Se saper sottolineare vuol dire saper cogliere rapidamente le informazioni utili, chi sottolinea può farlo per concentrarsi, o per interagire direttamente con il testo, o per ridurre il materiale da studiare e memorizzare.

La sottolineatura è un’operazione attiva quando comporta il darsi uno scopo che specifica una direzione ed un orientamento. Ognuno sceglie poi la percentuale di sottolineatura: chi il 10%, chi il 20% e così via, a seconda dei propri obiettivi.

La sottolineatura è un’operazione consapevole quando porta all’elaborazione di appropriate autoistruzioni.
Le autoistruzioni guidano la lettura e la comprensione.
L’attenzione gioca un ruolo importantissimo, in quanto stimola la capacità di mettere da parte alcune informazioni ritenute secondarie e di concentrarsi su quelle ritenute importanti.

La sottolineatura è un’operazione originale quando si accompagna alla personalizzazione del testo e lo predispone all’assimilazione attraverso osservazioni, obiezioni, critiche, commenti. un testo ben sottolineato porta l’impronta dell’interesse e dell’intelligenza dello studente.

La sottolineatura è un’operazione accurata quando evidenzia le parti significative del testo attenendosi alla legge del contrasto figura-sfondo.

Il principio del contrasto figura-sfondo, di ispirazione gestaltista [1], afferma che ogni elemento sottolineato emerge come figura e si distacca dallo sfondo per forma o per densità. Il testo risalta e s’impone così alla percezione e all’attenzione. In un testo scritto l’analogo effetto si ottiene con il grassetto o con rettangoli.

50 90 77 52 81 21 18 92 70 11 23
50 90 77 52 81 21 18 92 70 11 23
50 90 77 52 81 21 18 92 70 11 23
50 90 77 52 81 21 18 92 70 11 23

Nell’elenco omogeneo di numeri, l’inserimento di un elemento eterogeneo, come un numero in grassetto o in italico o di un colore diverso, cattura l’attenzione.

Ciò che è diverso balza all’occhio e si impone alla percezione.

L’effetto di contrasto figura-sfondo può essere utilizzato quando si sottolinea, quando si fanno mappe mnemoniche, così la visualizzazione mentale migliora.

Un’immagine vale più di mille parole.

Come verifica ti propongo di prendere un brano qualsiasi e leggerlo prima senza alcuna sottolineatura, poi con una sottolineatura. Infine osservare lo stesso brano magari organizzato con paragrafi, con grassetto, con evidenziazione dei titoletti isolati rispetto al testo e annota le impressioni.
I risultati saranno senza ombra di dubbio molto diverso!

Quando sottolineare?

Un altro problema è dato dalla domanda che ti stai ponendo: quando sottolineare? Mentre sto leggendo o dopo aver letto?

La risposta è semplice: dipende da cosa vuoi ottenere.

Diciamo che se lo scopo è quello di individuare la consequenzialità di un discorso, allora è meglio sottolineare dopo aver letto un paragrafo. Questo perché si è sicuri di poter cogliere l’essenziale.
Se lo scopo è quello di rintracciare tra le molte pagine solo alcune informazioni, è meglio sottolineare mentre si legge e non appena si è trovato qualcosa di utile.
Nello stesso modo se si vuole ridurre la quantità di ciò che deve essere studiato in un secondo momento, magari segnando a margine le cose interessanti da approfondire con una lettura più dettagliata.

Sottolineo (visto che ne parliamo 🙂 ) che tutto questo si deve fare solo dopo aver compreso il testo, altrimenti non è possibile individuare concetti chiave né scegliere un criterio adeguato di sottolineatura.

Generalmente si dovrebbe sottolineare poco e solo l’essenziale.
E’ meglio evitare gli estremi, ovvero sottolineare tutto (che annulla i benefici offerti dalla legge figura-sfondo e non facendo emergere in primo piano ciò che è importante) o non sottolineare affatto (tutto resta indistinto e indifferenziato nello sfondo).

Se reputati utile questo articolo ti chiedo di ripagare il mio impegno condividendolo con il tuo pubblico e facendo si che sia utile anche a qualcun altro 🙂

Ritwitta questo articolo o condividilo su Facebook. Grazie 😉

[1] La terapia della Gestalt (dove Gestalt in tedesco significa forma) è una scuola di psicoterapia, parzialmente ispirata ad alcune analogie funzionali della psicologia della forma o psicologia della Gestalt, che nacque agli inizi del XX secolo in Germania.
In termini psicologici questo significa che, come individui, percepiamo noi stessi e il mondo come il risultato di un insieme di stimoli selezionati dal nostro sistema percettivo. Il sistema percettivo costruisce una figura definita rispetto ad uno sfondo indifferenziato. Quindi gli stimoli non vengono percepiti in modo disgiunto gli uni dagli altri, ma vengono organizzati in modo da rispondere al bisogno di costruire significati basati sull’esperienza percettiva dell’ambiente.
Per maggiori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Terapia_della_Gestalt.

Pubblicato da meramente

Mauro Messina ha insegnato dal 1985 al 1990 matematica e fisica presso il Centro Studi "La Scuola", dal 1991 al 2008 fisica e Scienza delle costruzioni presso la scuola privata "Arcadia". E', dal 2007, Vicepresidente dell'Associazione A.R.S. - Jesi (AN) dove tiene corsi di matematica e fisica. E' un Mind Performer con specializzazione sullo Studio Scolastico.