Applicazione Immuni: a cosa serve?

Mio caro amico, fermiamoci a bere un caffè e a ragionare un momento…

Ho letto un articolo su Italia Oggi (4 giugno 2020) intitolato L’App Immuni può essere utile ma serve meno di un tampone nel quale si esprimeva l’onorevole intento di scaricare tale applicazione, per puro senso civico, promettendo di incitare i più a seguire il loro insegnamento: grande intento…affermando poi “…e per non boicottare un’iniziativa che probabilmente sarà del tutto inutile, ma dannosa no, né alla privacy né alla salute. O almeno: non più dannosa alla privacy che scrivere un post su Facebook o mandare un Tweet…”.

Iniziamo con il dire che io (e penso anche tu che stai leggendo questo post) posso decidere o no se scrivere un post su Facebook o mandare un Tweet, al contrario l’applicazione Immuni lavora a mia (nostra) insaputa, ovvero senza che io (noi) si possa controllare ciò che fa e quando lo fa.

In secondo luogo basta fare un paio di semplici esempi, perfettamente aderenti alla realtà e non solo italiana, ben inteso, per comprendere immediatamente l’inutilità di tale applicazione.

Primo esempio: pensi veramente che una persona che si sia ammalata, o che sia ammalata, sia disposta a dire al mondo che è stato contagiato? Con il rischio di passare come un novello untore di Manzoniana memoria? Non penso proprio…per cui, per puro senso di sopravvivenza, umana del resto, ben pochi diranno la verità, infischiandosene delle conseguenze! Inoltre, dal momento che non sono stati fatti tamponi a tappeto, io (tu, noi) potremmo essere infettati e non saperlo…con l’evidente conseguenza che non lo dirò all’applicazione. Pertanto l’applicazione non è di alcuna utilità.

Secondo esempio: prendiamo un quindicenne che non è stato educato a dovere – e ce ne sono tanti, lo sa benissimo, su non fare quell’espressione di disgusto! – che si vuole divertire; gli basterà introdurre il dato relativo al suo (falso) contagio per mandare in tilt una intera città e una, perché no, nazione. Tanto cosa ha da perdere? Nessuno farà niente né a lui né tanto meno ai suoi genitori (colpevoli di non aver educato il proprio figlio!). D’altro canto non sono stati rimossi quegli 86/87 magistrati nominati indebitamente e tale esempio da parte delle Istituzioni è chiaro: se a loro non è stato fatto niente, perché dovrebbe un quindicenne essere accusato di procurato allarme (PS io ho parlato di un quindicenne, ma ci sono persone che si definiscono adulte che si divertirebbero un mondo a fare uno scherzo del genere!!!). Pertanto l’applicazione non è di alcuna utilità.

Questi due esempi bastano da soli a giustificare l’affermazione che l’applicazione Immuni è assolutamente inutile e dannosa!

Ci domandiamo allora perché di questo incitamento all’utilizzo di una cosa inutile. La risposta è presto detta: attualmente, per legge, non è possibile controllare una persona (chiunque essa sia!) se non c’è un ordine scritto, e giustificato, di un Magistrato. Giustificato perché se viene messo sotto sorveglianza il Perito Tal dei Tali perché voglio sapere cosa fa a casa sua o con chi parla con il fine di dargli fastidio in qualche modo allora si è passibili di denuncia che sia un privato a fare l’azione illegale ma anche chi indossa una divisa, a qualsiasi arma appartenga. Ben inteso che noi siamo sotto controllo continuo, ma la registrazione, la trascrizione e l’uso di tale controllo in un processo senza un ordine scritto da parte di un Magistrato, con chiare motivazioni, è ILLEGALE!

Ma se c’è l’autorizzazione diretta della persona allora si può liberamente controllare ciò che costui fa, si può registrare le sue conversazioni, trascriverle e farne l’uso che se ne vuole anche illegalmente: la persona ha dato il permesso di farlo!

Mi spiace ma questa è l’unica risposta, per altro ovvia, che rimane dopo aver compreso l’inutilità di questa applicazione.

Per essere chiaro su quanto affermo ti racconterò che poco tempo fa ho scambiato alcuni messaggi con una persona riguardo ad un viaggio in corriera ad un paese vicino (mi chiedeva consigli a cui, per altro, non sapevo cosa rispondere dal momento che non uso generalmente corriere per spostarmi…). La mattina seguente, passando vicino alla fermata della corriera nei pressi di casa mia, ho ricevuto un messaggio che mi avvisava che la prossima corriera per il paese di cui avevo scritto il giorno prima, stava per partire…fa’ tu 2+2!

E’ troppo chiaro l’uso dell’applicazione che tanto viene sbandierata da una banda di pseudoesperti (che vorranno assolutamente essere pagati, con i nostri soldi naturalmente…) come la medicina per salvarsi da morte sicura e imminente. Quello che non capiamo è come mai negli ultimi ottanta anni gli intellettuali hanno sbandierato, e con grande decisione, come il fascismo sia la morte della Democrazia (Rai Storia trasmette il 90% di programmi sul fascismo e sul nazismo) facendo ora di tutto per riportare il popolo nella stessa condizione di sottomissione ad una dittatura (silenziosa) con l’ausilio della paura: personalmente sono basito da questo comportamento. Da questo punto di vista risulta chiaro il perché non vengano fatti tamponi a tappeto, come in Corea del Sud (circa 51/55milioni di abitanti) per i circa 65/70milioni di italiani…

Grazie per avermi ascoltato, alla prossima

Mauro 15/06/2020

Pubblicato da meramente

Mauro Messina ha insegnato dal 1985 al 1990 matematica e fisica presso il Centro Studi "La Scuola", dal 1991 al 2008 fisica e Scienza delle costruzioni presso la scuola privata "Arcadia". E', dal 2007, Vicepresidente dell'Associazione A.R.S. - Jesi (AN) dove tiene corsi di matematica e fisica. E' un Mind Performer con specializzazione sullo Studio Scolastico.